Castelronda, a Bolzano, è un festival di stampo medievale che apre le porte dei più bei castelli del territorio, per renderli fruibili e vivi con attrazioni e spettacoli.
Dal 4 al 6 giugno 2022, in uno di questi castelli, il più vicino al centro del capoluogo altoatesino e l’unico interamente visitabile, la rievocazione storica della filiera medievale del libro è stata protagonista della tre giorni di spettacoli e itinerari tra i castelli sud tirolesi.

A Castel Roncolo, maniero che domina il capoluogo altoatesino, dietro l’organizzazione dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano, abbiamo ricreato la filiera storica del libro attraverso un Mastro cartaio (Federico Salvatori), un Amanuense (Lorenzo Paciaroni) e un Legatore (Emiliano Scattolini). Come già fatto anni fa presso il Santuario di Paola, abbiamo proposto un percorso storico per dimostrare come nasceva il libro nel medioevo, attraverso piccoli laboratori e performance dal vivo.

In una città, Bolzano, a noi sconosciuta nella quale ci siamo sentiti subito a casa: costo e qualità della vita compatibili coi nostri, buon cibo e tante bevande, un clima di fatto identico a quello degli Appennini. Austriaci e tedeschi che si sono dimostrati più simpatici e accoglienti di tanti nostri compaesani (e con l’inglese ci si capisce tutti), per non parlare dei bolzanini, coi quali da subito siamo diventati tutti amici, tra una cadenza veneta, un prosecco e tanti dialetti meridionali per le vie del centro.

Carta, scrittura e rilegatura a Castelronda

I visitatori hanno toccato con mano il processo per realizzare la carta fatta a mano immergendo le mani nel tino con acqua e cotone, per tirar su il proprio foglio fatto a mano. Quindi sono passati allo scriptorium dell’amamuense, per intingere penne d’oca e calami nell’inchiostro ferrogallico e personalizzare la carta artigianale con la calligrafia. Infine, tra telaio e pelli, i fogli sono stati cuciti con rilegature storiche al banco del legatore, per scoprire un prodotto finito dopo averne visto l’origine: il libro antico tra carta, scrittura e rilegatura.

Entusiasti i bambini, che per ore si sono sporcati letteralmente le mani, ma anche i genitori che hanno scoperto una realtà affascinante ma non facile da incontrare tutti i giorni. Per non parlare degli stranieri: americani, australiani, latini e tanti che possiamo solo immaginare cosa abbiano provato, provenendo da luoghi in cui il medioevo non c’è stato, a trovarsi tra le mura di un castello duecentesco così ben conservato, tra queste Alpi ammorbidite da terrazzamenti e vigneti, ad ammirare lavori antichi di artigiani in costume storico.
Tra spettacoli di sbandieratori, canti di cori est europei, arcieri, birra e cibo genuini, dal porticato del cortile interno del castello, protetto da merli e mura a picco sulla vallata, abbiamo portato un pezzo di Fabriano in Alto Adige, per Castelronda. A partire dalla carta a mano, per seguirne le lavorazioni e gli usi, raccontandola nostra storia e le mille lavorazioni che stanno dietro ad un libro artigianale, spesso ignote, ma così coinvolgenti quando le si tocca con mano. I bambini ne sanno qualcosa.

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