Il biglietto per gli auguri, quando si fa un regalo, mette spesso in crisi chi dona: chi lo scrive? Sarà successo a tanti, di non trovare chi “scrive bene” nel momento del bisogno per augurare buon compleanno o buon Natale o decorare il biglietto di auguri con qualcosa di scritto bene e bello. Qualcuno che abbia una bella calligrafia, insomma.
Ormai non le conto le occasioni in cui sono stato io a fornire la calligrafia per queste occasioni, per scrivere un bel biglietto di auguri; quello che consiglio a tutti coloro che stanno muovendo i primi passi in questo mondo è proprio di buttarsi, di promuoversi, di proporsi per questi od altri compiti simili ogni volta se ne presenti l’occasione. Solo lavorando con la calligrafia, si impara la calligrafia, al netto di tutta la formazione che possiamo frequentare; e come ogni altra disciplina – che sia la musica o uno sport o la cucina o ciò che volete – è l’esercizio che fa la differenza. Chi più scrive meglio scrive. Non ci sono scorciatoie, purtroppo.

Ovviamente, quando mi capitano richieste di calligrafia per biglietti di auguri, non mi limito più a scrivere “Tanti auguri” in bella grafia, ma cerco di proporre dei modelli più elaborati. In questo caso, per un biglietto che facesse anche un po’ da regalo, in un matrimonio, ho interpretato un brano classico e scritto in corsivo italico una bella dedica agli sposi.

Il corsivo e una poesia in un biglietto per gli auguri

Come in altre occasioni in cui servivano biglietti per gli auguri, ha scelto il formato in folio per avere quattro facce a disposizione, una a fare da copertina e una ad accogliere il contenuto, così da bilanciare l’opera con parecchio di respiro. Anche in questo caso, ho scelto una carta fatta a mano, bianca, di Manualis, Cartiera in Fabriano: un foglio meraviglioso, 100% cotone e PH neutro (combinato con l’inchiostro ferrogallico mi garantisce inalterabilità e resistenza dello scritto nel tempo), grana sottile e 200g di grammatura, di un formato aperto maggiore di 20×30.
Nella quattro facciate, in copertina con un rosso Hamburg ho titolato il biglietto in maiuscolo romano al vivo con un palettone SEC; per scrivere il brano di Seneca scelto mi sono appoggiato nel verso e nel recto della pagina successiva ho scritto la dedica. Consegnato al matrimonio, oltretutto celebrato al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, ha fatto la sua bella figura.

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