Come si può Toccare la bellezza? Operare una sinestesia tra tatto e vista e sintetizzarne un’esperienza superiore? Se lo sono chiesti e se lo chiedono in tanti, anche oggi che tutti i nostri sensi riducono le loro potenzialità giorno dopo giorno demandando alla tecnologia di farlo.

Toccare le bellezza. Munari e Montessori in mostra

Se Maria MontessoriMaria Tecla Artemisia, per la precisione -, un po’ come Leopardi, per chi è nato dalle mie parti, te la propongono fin dalle scuole elementari, Bruno Munari l’ho conosciuto un po’ più tardi. Non molti anni fa, ad essere sincero, quando incrociai le sue pubblicazioni per Edizioni Corraini, prima, e quando conobbi la sua visione di libri-oggetti e giochi-per-pensare allo stesso tempo. Unire le visioni dell’eclettico artista-designer, che ci ha lasciato nel 1998, alle linee della più importante educatrice italiana, ha dato vita a questa bella mostra nella quale sono entrato un po’ scettico, ma dalla quale sono uscito più che soddisfatto. E divertito (ma andateci con un bambino; da soli non è la stessa cosa).

munari montessori ancona

Merito del Museo Omero, che fino all’8 marzo 2020, nella Sala Vanvitelli della Mole di Ancona, ha allestito la mostra Toccare la bellezza, per riflettere sul valore estetico della tattilità incontrando il pensiero e i materiali di Maria Montessori, le idee e i lavori originali di Bruno Munari. Filo conduttore il tatto, al quale sono ispirati i nuclei tematici che scandiscono il percorso espositivo: le forme, i materiali, la pelle delle cose, manipolare e costruire, alfabeti e narrazioni tattili. Il percorso è arricchito da approfondimenti di singole tematiche e da ambienti e stanze interattive, dove trovarsi protagonisti di coinvolgenti e inusuali esperienze tattili e multisensoriali.

«Complicare è facile. Semplificare è difficile», dice Munari. Il tatto, effettivamente, ci aiuta a semplificare. Basta chiudere gli occhi. Per complicare abbiamo bisogno di vedere, ad occhi chiusi si escludono molti disturbi. Poi la vista è un senso sopravvalutato: basta pensare che la sua reazione è più lenta di quella dell’udito, che a sua volta è più lenta di quella del tatto. Provare per credere.

Alfabeti e narrazioni tattili

Ecco perché, in questa combo Montessori-Munari dedicata al toccare la bellezza, al tatto si affida anche l’educazione al linguaggio, tramite alfabeti e narrazioni tattili. L’apprendimento linguistico, come dimostrato dalle ultime ricerche neuroscientifiche, coinvolge il corpo e quindi il sistema motorio e il gesto. Entrare in relazione con l’ambiente è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e la ricchezza lessicale. L’abitudine a non toccare determina la diffusa povertà di espressioni inerente le sfumature della percezione tattile, per questo è importante sviluppare la motricità fine della mano, apprendere l’alfabeto attraverso il tatto e il gesto, discriminare e nominare le molteplici varietà delle sensazioni tattili.

Scrivere a mano, farlo in corsivo, è anche comporre con le lettere dell’alfabeto. Allora cassettoni tipografici di lettere da assemblare, puzzle di alfabeti, combinazioni di lettere e grafemi, parti del discorso da comporre, compositoi di minuscole e maiuscole; alfabeti suddivisi in vocali, minuscole senza estensioni e con ascendenti o discendenti. Per toccare la bellezza dell’alfabeto già da bambini. Divertitevi con questi giochi da prendere sul serio.

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