L’arte della carta filigranata di Fabriano è candidata a diventare patrimonio immateriale UNESCO.
L’iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO è promossa dalla Pia Università dei Cartai, in collaborazione con il Comune di Fabriano, la Fondazione Carifac e Fondazione Fedrigoni Fabriano.
La Pia Università dei Cartai è la continuatrice diretta, senza interruzioni né rinnovamenti, della gloriosa corporazione medioevale. Oggi interprete della secolare tradizione cartaria, erede e divulgatrice dei valori più autentici e peculiari della storia e dell’economia di Fabriano.

L’obiettivo di questa petizione è costruire un racconto corale e condiviso sul patrimonio di pratiche, saperi, espressioni e storie legate alla carta filigranata. Un’occasione per confermare e rafforzare l’immagine di Fabriano, “città delle carta” da otto secoli senza interruzioni.

Fabriano e la carta filigranata

La città di Fabriano è una delle poche realtà al mondo in cui ancora si fabbrica carta fatta a mano, forti della storia di innovazioni di prodotto e processo che nel medioevo la resero famosa al mondo.

Dopo l’invenzione della pila a magli multipli che agevolò e velocizzò il processo produttivo che rendeva poltiglia i cenci e la scoperta della collatura animale che rendeva possibile scrivere sulla carta senza che questa venisse attaccata da microorganismi, la filigrana fu la terza innovazione che rese il prodotto cartario fabrianese famoso e riconoscibile nel mondo.

Sul finire del Duecento infatti i mastri cartai fabrianesi iniziarono a contrassegnare la carta da loro prodotta con un marchio di fabbrica, la filigrana, un segno legato alla bottega visibile in controlice sulla carta, impresso dal telaio al momento della creazione del foglio.

Fabriano città creativa UNESCO

Non è la prima volta che Fabriano ha a che fare con l’UNESCO: è stata nominata il 18 ottobre 2013 Città Creativa UNESCO per il Network Crafts and Folk art, sezione Artigianato e Arti e Tradizioni popolari. Poi, dal 10 al 15 giugno 2019, la conferenza annuale UNESCO delle Città Creative tenutasi a Fabriano ha portato in città centinaia di delegati da tutto il mondo, personalità e artisti di calibro internazionale, il presidente Mattarella e Romano Prodi, Enrico Letta e Massimo Cacciari, tra gli altri, e decine di eventi di ampio respiro hanno richiamato migliaia di partecipanti dai quattro punti cardinali.

fabriano unesco

In quei giorni di carta e scrittura a Fabriano c’ero anche io. Ho vissuto con piacere una città tirata a lucido per l’occasione e abbellita di fiori e bandiere e atmosfere medievali per il palio di San Giovanni, fortunosamente e fortunatamente coinciso con la Conferenza annuale delle Città Creative.

Un’occasione per dimostrare che Fabriano è anche molto più della carta, nonostante per la carta e la carta filigranata sia famosa. Già che mi sembra questo il posto e il momento giusto, incorporo questo bel video presentato dal Comune di Fabriano recentemente alla BIT di Milano, realizzato dallo studio Zabalik, regia di Alessandro Pezza. Alzate il volume, va goduto con tutti i sensi.

La carta filigranata patrimonio immateriale: la candidatura UNESCO

In pratica, si chiede a testimoni e rappresentanti della Comunità di raccontare coralmente il condiviso patrimonio di pratiche, rappresentazioni, espressioni, storie e know-how, legati a questo tema, per il riconoscimento da parte dell’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’umanità. L’iter di Candidatura è un percorso orientato, da costruire insieme, che prevede, oltre alla stesura tecnica del Dossier (a cura di BIA, società di consulenza nel settore), il coinvolgimento pieno della Comunità fabrianese attraverso azioni concrete.

Il progetto verrà presentato a Roma entro marzo 2020, in vista del riconoscimento a Parigi 2021. Tutte le informazioni e la possibilità di fare la nostra parte sul sito della Pia Università dei Cartai.

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