Lettere, pensieri e racconti d’amore parlano l’alfabeto corsivo

L’alfabeto corsivo è il linguaggio dell’amore. Senza dubbio. Non c’è scrittura come il corsivo che risulti tanto spontanea, diretta, affascinante e toccante come questo alfabeto elegante e profondo. Ecco perché, quando si presenta la richiesta di scrivere a mano un testo – sia esso una lettera, un racconto, un pensiero – per qualcuno non c’è scelta migliore dell’alfabeto corsivo, scrittura a mano per eccellenza, decorativa e versatile, leggibile e romantica.

Il testo in questione era piuttosto lungo, richiedeva diversi fogli, il cliente scelse un corsivo italico per favorire la leggibilità e decorare l’impaginato con fioriture e il caratteristico chiaroscuro del tratto derivato dal pennino tronco. Si trattava di un breve racconto, triste, toccante e delicato, su un possibile amore, Un possibile futuro il titolo. Non so se il committente ne fosse anche l’autore, ma il senso mi colpì e appassionò, tanto da farmi immedesimare nei protagonisti e farmi sentire la storia sulla punta delle dita, mentre la scrivevo.

Corsivo italico e corsivo inglese, contaminazioni e fusioni tra corsivi

alfabeto corsivo

Scrittura corsiva

I puristi della calligrafia corsiva storceranno il naso, evidenziando continue contaminazioni e salti tra Cancelleresca e corsivo inglese, nel testo realizzato su commissione: l’inclinazione esagerata per l’italico e i tratti ascendenti e discendenti sottili dell’inglese convivono con le linee chiaroscure frutto del pennino tronco del ductus cancelleresco; qualche lettera sembra incisa col pennino flessibile tipico del corsivo inglese, come la lettera R minuscola, mentre il contesto parla chiaramente corsivo italico.
Ho fatto una scelta di metodo decisamente non accademica, ma ho pensato a interpretare prima che a eseguire: un pubblico medio non conosce – né è tenuto a farlo – queste differenze e queste caratteristiche di alfabeti corsivi; tantomeno chi riceve un testo d’amore scritto a mano si sofferma su dettagli tecnici. Ho integrato al corsivo cancelleresco deciso dal cliente qualche caratteristica del corsivo inglese che io stesso utilizzo quando scrivo a mano per me un qualsiasi appunto; semplicemente, ho scritto a mano prima di fare calligrafia. Io un testo d’amore lo avrei scritto così e – con ovviamente l’approvazione preventiva del committente – così ho fatto. E’ proprio la differenza tra lettere e parole, l’imperfezione che rende unico e irripetibile ogni tratto che fa della scrittura una bella scrittura, che fa della grafia una calligrafia.
Quattro fogli di testo carico di passione e inchiostro calligrafico, un pennino Brause da 1mm su carta Fabriano da 120g. Questo è il risultato.

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